Arnaldo da Villanova

(1240-1313) fu medico, alchimista e politico catalano. Fu influente consigliere del re di Aragona e di Sicilia, nonché medico di Bonifacio VIII. Nella storia della medicina è ricordato per le acute osservazioni del Breviarium practicae e del commento al Regimen salernitanum.

In poche parole

Le ricette che proponiamo devono essere osservate a regola d’arte. Bisogna iniziare con la scelta del mosto di vino bianco proveniente da un buon terreno. Incorporiamo poi gli ingredienti secondo precise proporzioni note grazie al sapere medico. Procediamo sigillando in un vaso di buon legno, come altri vini, dove svilupperà e migliorerà secondo natura, cosa chiara per esperienza. Infatti, gli ingredienti incorporati nel mosto perdono per una naturale ebollizione le loro caratteristiche, per entrare a far parte del mosto stesso.

Arnaldo da Villanova compone il Trattato sui vini per condurre l’uomo verso la vita eterna con l’uso dell’alchimia. Difficile immaginare che l’esperienza del vino si possa risolvere nell’incontro tra la particella minuta e gli scandali imprevedibili della perdita di controllo. La verità armonica abbraccia gli universi che Dioniso incredibilmente seduce e ammaestra. Presunto autore e naturalista, Arnaldo da Villanova (ca. 1240-1313) è un compilatore attento, che si muove in un amalgama prezioso di saperi, tra alchimia e teologia, scienza medica e credenza popolare. Con occhio clinico svela in parte ciò che gli antichi osavano riferire alla forza occulta e imprendibile della divinità. Oggi come sempre, degustare un buon vino significa anzitutto conoscere: anche questa insolita conoscenza, fatta di ricette e tecnicismi, intermezzi e resoconti, allerta il palato di chiunque pretenda di bere e, ugualmente, sognare.

Cura e traduzione
di Manlio Della Serra
con un Dispetto di Michele Trionfera

Testo a fronte - pp. 156
III ediz. luglio 2018
isbn 9788899554019
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