Daniela Bevilacqua

è indianista e si occupa prevalentemente di tematiche religiose della cultura indiana. Ha conseguito un PhD in Civiltà, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa presso La Sapienza di Roma e in Antropologia presso l’Università Paris X Nanterre. Tra il 2015 e il 2020 ha fatto parte dello Hata Yoga Project della SOAS University di Londra. Per i tipi dell’editore inglese Routledge ha pubblicato Modern Hindu Traditionalism in Contemporary India.

In poche parole

Di origine sanscrita, il termine devadasi significa letteralmente ‘serva (dasi) del dio (deva)’, e indica quelle bambine o donne che vengono dedicate al culto e al servizio di una divinità o di un tempio per il resto della vita.

Da elemento necessario al benessere e alla soddisfazione della divinità nel tempio come alla longevità del sovrano, l’affascinante figura della devadasi – la serva del dio – è divenuta oggi quasi sinonimo di prostituta. La nityasumangali, la donna sempre propizia perché sposa del dio e pertanto non soggetta alla vedovanza, è al centro di una tradizione secolare tanto variegata quanto l’intero Subcontinente indiano. In questo primo contributo italiano integralmente dedicato all’argomento, si ripercorrono origini, storia e sviluppi delle devadasi, ricostruendone l’immagine originale fino alle successive degenerazioni.

novembre 2016 - pp. 110
isbn 9788899554125
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RECENSIONI